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La storia di B Boy Salo

La storia di B Boy Salo

Giurato per eventi in tutto il mondo, come ballerino ha partecipato a numerosi spot pubblicitari, video musicali, trasmissioni televisive e film musicali. Da un paio d’anni è interprete del kolossal “Notre Dame de Paris”

 

 

È conosciuto a livello mondiale per i suoi Combo Tricks, Powermoves, Acrobatics, Foot Work, Top Rock, Freeze, movimenti molto esplosivi e acrobatici che rappresentano la sua specialità. 

Lui è il venezuelano Carlos Felipe Suárez Arvelo, noto più semplicemente come B Boy Salo, uno dei primi bboys latinoamericani a partecipare due volte alla famosa gara internazionale Red Bull BC One, dalla quale vengono scelti i 16 bboys migliori al mondo. 

In Italia, ha avuto la consacrazione del suo talento. «Ero venuto per seguire un corso di lingua italiana nel 2014 – racconta Salo –, con l’intento di approfittare anche del soggiorno per fare qualche gara in Europa. Ma mai avrei creduto che sarei stato costretto a non fare più ritorno nel mio Paese. Durante quel periodo, infatti, in Venezuela è scoppiata una specie di guerra civile e miei genitori mi hanno sconsigliato di rientrare. Così sono rimasto in Italia e, anche se la situazione oggi è leggermente migliorata, le difficili condizioni economiche e lavorative non mi permettono di fare diversamente. Anche molti dei miei fratelli e amici sono scappati alla ricerca di un futuro migliore». 

L’incontro con il breaking e la cultura hip hop è avvenuto però in Venezuela quando aveva appena 16 anni. Da sempre appassionato di salti e movimenti acrobatici, rimane letteralmente folgorato dalla visione del film “Delivery Boys” (Usa, 1985), in cui resta ammirato nel vedere i movimenti dei ballerini. Così, comincia a studiare come autodidatta, procurandosi qualche altro dvd, perché in Venezuela non esistevano scuole con corsi mirati e anche le novità del web sono arrivate molto più tardi rispetto ad altre parti del mondo. Dopo un anno di allenamenti da solo, riesce finalmente a trovare qualcuno con cui condividere questa sua passione e inizia a spostarsi per fare gare prima solo in Venezuela, poi spostandosi anche in Colombia e in altri Paesi. Il suo talento cresce e diventa un breaker alla round, in grado cioè di fare un po’ di tutto, versatile e poliedrico. L’arrivo in Italia ha segnato la sua consacrazione. «Anche se il trasferimento non è stata una scelta – aggiunge Salo –, ho sempre cercato di adattarmi, di darmi da fare per conoscere persone e migliorare. In Italia ho trovato un contesto ideale: tutto è molto più comodo e tranquillo rispetto al Venezuela e, grazie al mio lavoro, riesco anche ad aiutare la mia famiglia. Qui ho trovato anche maggiore internazionalità: anche nelle competizioni più piccole, è molto facile trovare iscritti di diverse nazionalità, cosa che invece non capita facilmente in Sudamerica». 

B Boy Salo ha ottenuto riconoscimento a livello internazionale. Per questo è spesso invitato come giudice in vari eventi, mentre come ballerino ha partecipato a numerosi spot pubblicitari, video musicali, trasmissioni televisive e film musicali. Di recente ha fatto esperienza anche in un universo apparentemente lontano dal breaking, quello del musical. Dopo aver preso parte al musical “Spy Festigal” in Israele nel 2012 e 2013, è riuscito a entrare nel cast del kolossal “Notre Dame de Paris”, partecipando al tour italiano nella stagione 2016/2017. Ora è in attesa di partire per una tournée mondiale con il cast francese, perché è stato chiamato a sostituire un ballerino che si è infortunato. «Ho partecipato al provino – ricorda B Boy Salo – su suggerimento del mio amico e collega Paco, breaker che lavora in Olanda. Non è stato difficile perché avevo esattamente le doti richieste dalla produzione. L’audizione, infatti, è stata incentrata su airtruck, movimenti con le gambe in aria, headspin, giri sulla testa, e thomas, che non tutti sanno fare in modo impeccabile. È stata ed è un’esperienza entusiasmante che mi ha molto aiutato nel migliorare le doti interpretative e artistiche. Ho cercato di socializzare al massimo e di assorbire tutto il bello che gli altri colleghi potevano insegnarmi. Ora si ricomincia, anche se vorrei continuare a fare gare e a insegnare». 

In tanti anni di studio e pratica professionale, Salo ha potuto osservare i cambiamenti che hanno ‘investito’ anche l’universo hip hop. «C’è una nuova generazione di bambini che sono fortissimi e agguerriti – evidenzia –. Il mese scorso ero a San Pietroburgo e ho trovato bimbi prodigio che a sei anni fanno movimenti che io ho impiegato tre anni a imparare. Il fatto che più gente si sia avvicinata all’hip hop ha determinato un innalzamento anche della qualità. Ci sono una miriade di corsi, scuole specializzate, per non parlare poi di tutto ciò che si può trovare sul web, con un semplice clic. Ai bambini, verso cui ho una predilezione, cerco sempre di insegnare le basi per poter sviluppare poi un proprio stile. Non penso a loro come futuri campioni, ma come appassionati di uno stile di danza che consente una grande libertà di espressione e divertimento. Partecipare alle competizioni di breaking oggi è molto diverso: mentre tempo fa già si sapeva chi erano i favoriti per la vittoria, invece ora il livello è così cresciuto che non si può dare nulla per scontato. Ora chiunque può vincere…». 

Il prossimo luglio, B Boy Salo sarà tra i docenti di Campus Dance Summer School a Ravenna (13-18 luglio) dove proporrà lezioni di Breaking Workout e di Propedeutica al breaking per gli Under 12, con richiami e note del famoso musical “Notre Dame de Paris”. 

«Dopo aver già preso parte come giurato al concorso IDA Expression – conclude –, sono molto contento di fare questa nuova esperienza che mi consentirà di incontrare tanti giovani appassionati».

 

 

© Expression Dance Magazine - Maggio 2018

 

Letto 4653 volte Last modified on Mercoledì, 30 Maggio 2018 12:58