Print this page
Reportage di Campus Summer School 2017

Reportage di Campus Summer School 2017

Uno stage all'insegna dell'innovazione, con un ampio ventaglio di proposte formative rivolte ai docenti di danza, così come agli appassionati e ai giovanissimi Under 12

La formula di Campus Summer School a marchio IDA si rinnova di anno in anno. L'edizione 2017, che si è svoltadal 12 al 17 luglio nelle sale del Centro Studi "La Torre" di Ravenna, sarà ricordata per la ricca varietà di proposte formative rivolte ad un pubblico eterogeneo: docenti di danza, professionisti, appassionati e allievi Under 12.

I FOCUS

Come già accaduto lo scorso anno, la manifestazione ha offerto veri e propri momenti di approfondimento a cura dei migliori artisti che hanno fornito utili consigli e nuove proposte di lezione: "Spiral training" di Carla Rizzu eDonato De Bartolomeo, "Composizione coreografica per bambini" di Roberta Broglia e Matteo Addino, " Dalla tecnica allo sviluppo della coordinazione ritmico-motoria " di Loreta Alexandrescu, "Le punte" di Marco Batti, "S tudio coreografico, dalla tecnica all'emotività nell'hip hop " di Daniele Baldi e Ilenja Rossi, " Ragga Jam" di Maïthé N'Kosi.

LE LEZIONI

Durante i sei giorni di stage, da mattino a sera si sono alternate lezioni di classico, sbarra a terra, modern, contemporaneo, hip hop, contact improvisation, floor in release e floor in break.

I docenti: Iker Karrera,Virgilio Pitzalis, Roberta Broglia, Matteo Addino e Roberta Fontana per il modern; Lia Courrier, Loreta Alexandrescu , Marco Batti e Massimiliano Scardacchi per il classico; Emanuela Tagliavia, Carla Rizzu e Giovanni Gava per il contemporaneo/contact improvisation/floorwork;Ilenja Rossi, Daniele Baldi e Jean Nunes per l'hip hop.

UNDER 12

Gli allievi più giovani hanno molto apprezzato la proposta di tre giorni a loro dedicata, affollando le sale di modern con Roberta Broglia e Matteo Addino e di classico con Massimiliano Scardacchi e Loreta Alexandrescu.

Per la prima volta, sono stati realizzati anche tre focus studiati appositamente per gli Under 12: "Hip hop" diClaudio Campanelli, "Animal Move" diKira, "Acrobimbo - Spicco il volo" di Rita Valbonesi e Sara Tisselli.

«Campus è molto cresciuto in questi anni - racconta la docente Roberta Broglia che vanta un altissimo numero di partecipazioni come docente -, e anche l'utenza è cambiata. L'età media dei partecipanti si è abbassata, per contro si è innalzato il loro livello qualitativo. A me è capitato, nella stessa giornata, di fare lezione agli insegnanti e, poco dopo, ai loro allievi. Mi piace molto questo passaggio generazionale e, quindi, vedere che molti docenti di oggi sono stati nostri allievi qualche anno fa. Rivederli a Campus vuol dire essere riusciti a fidelizzarli e averli aiutati a crescere con la collaudata didattica IDA». «Campus è stato e rimane un punto di riferimento per tutti i ragazzi che vogliono studiare danza - commenta Loreta Alexandrescu -. Quest'anno sono state organizzate lezioni per insegnanti con lo scopo di approfondire tematiche come la musicalità associata alla tecnica nei corsi principianti, dove ho trovato delle persone estremamente interessate, partecipi. Alle lezioni di livello intermedio e avanzato, ho trovato degli allievi ottimamente preparati. Il corso principianti era forse un po' troppo numeroso e si potrebbe, in futuro, scegliere i ragazzi con più rigore sull'età oppure sugli anni e la qualità dello studio. La Danza non è un'arte facile e ha bisogno di essere amata da tutte le persone coinvolte, quindi non solo dagli allievi ma anche dagli organizzatori. E questo a Ravenna è una realtà!».

I PARTECIPANTI

Tra i partecipanti di Campus ci sono stati diversi debutti, ma soprattutto tante conferme. Per Sara Mauri (20 anni) di Bergamo è stata la prima volta a Ravenna. Dopo un lungo percorso nel modern-contemporaneo, ha scoperto l'hip hop, disciplina che già insegna da circa un anno. «È stata la mia insegnante a suggerirmi di partecipare - racconta la giovane -. È stato molto divertente e istruttivo seguire lezioni di hip hop con insegnanti diversi: per esempio Ilenja Rossi ha uno stile più difficile, molto incentrato sul popping, mentre Jean Nunes, più libero e interpretativo, forse più vicino alle mie 'corde'. Ho seguito anche un paio di focus di approfondimento, quello sullo 'Spiral training' e quello sullo 'Studio coreografico, dalla tecnica all'emotività nell'hip hop' e ne ho ricavato molti utili suggerimenti che avrò modo di mettere in pratica nella mia professione».

Per le giovanissime Lisa Masi (13 anni), Sofia Difato (18 anni) e Asia Maria Mercurio (18 anni) di Riva del Garda, è stato un piacevole ritorno a Campus. «Apprezzo molto l'alto livello dei docenti - afferma Lisa -. Mi piace imparare tecniche nuove ed esercizi diversi da quelli che abitualmente faccio a scuola. Non capita tutti i giorni di potersi confrontare con così tanti bravi professionisti!». «Mettersi alla prova con stili diversi è sempre molto stimolante - aggiunge Asia Maria -. Ogni docente riesce a trasmettere qualcosa di particolare di cui è bene fare tesoro. A livello personale, ho una particolare predilezione per Iker Karrera e Virgilio Pitzalis». «Cambiare insegnanti - afferma Sofia -, significa poter vedere lo stesso stile di danza da un altro punto di vista e, quindi, allargare i propri orizzonti. Nel classico ho trovato molto interessanti le spiegazioni di Lia Courrier che è molto intuitiva e pronta anche a dare i giusti consigli».

 

 

© Expression Dance Magazine - Agosto 2017


Sfoglia la gallery:

 

View this photo set on Flickr

Letto 4195 volte