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Le tendinopatie del ginocchio

Le tendinopatie del ginocchio

Nella danza classica, sono due le problematiche importanti che predispongono a lesioni a carico dei menischi, dei legamenti e/o dei tendini: lo screwing del ginocchio e il rolling in della caviglia.

a cura di Omar De Bartolomeo, specialista in Ortopedia e Traumatologia e della dott.ssa Alessandra Albisetti

 

Il ginocchio può andare incontro a svariati infortuni in chi pratica attività sportiva o artistica come la danza, la ginnastica ritmica e artistica, il pattinaggio. Le cause degli infortuni sono molteplici. Per iniziare potremmo distinguerle in estrinseche (pavimento, illuminazione, scarpa, ostacoli, tipo di coreografia) e intrinseche (forma delle superfici articolari, assi meccanici, tipo di appoggio del piede, differenza di lunghezza degli arti inferiori, tecnica errata, etc.).

Prima di entrare più nel dettaglio, è bene ricordare alcuni concetti di anatomia. Il ginocchio è una articolazione relativamente semplice, costituita da tre capi articolari: il piatto tibiale, i condili femorali e la rotula. Tra i condili femorali e i piatti tibiali sono frapposti i menischi. Essi hanno forma semilunare se visti dall’alto, quello interno a forma di C, quello esterno poco più voluminoso e quindi a forma di O. Mnemonicamente potremmo usare l’acronimo “CIOE”: C Interno, O Esterno. I menischi, in numero di due per ginocchio (mediale o interno, laterale o esterno) hanno molteplici funzioni: 

1) aumentare la congruenza articolare tra condilo femorale e tibia; 

2) aumentare la superficie di scarico delle forze,

3) ammortizzare le forze; 

4) stabilizzare il ginocchio; 

5) nutrire la cartilagine articolare. 

Tra i condili femorali e la tibia sono tesi i due legamenti crociati (anteriore e posteriore). All’interno del ginocchio, in posizione centrale e atti a garantire la stabilità del ginocchio stesso, si trovano i legamenti crociati (LCA anteriore e LCP posteriore). 

Sempre a garantire la stabilità, tesi tra femore e tibia medialmente e lateralmente, ci sono i legamenti collaterali. 

Il ginocchio ha un importate struttura muscolo-tendinea che permette l’unico movimento fisiologico del ginocchio: la flesso-estensione. 

medicina danza1I muscoli sono: il quadricipite (così chiamato perché formato da quattro ventri muscolari che si uniscono in un unico tendine), il bicipite femorale (muscolo flessore posto lateralmente nella coscia), il complesso semimembranoso-semitendinoso (posto medialmente), i muscoli della zampa d’oca (sartorio-gracile-semitendinoso), la bandeletta ileotibiale (nata dall’unione tra muscolo tensore fascia lata e grande gluteo) (immagine 1).

Nella danza classica, possiamo riconoscere due problematiche importanti che predispongono a lesioni a carico dei menischi, dei legamenti e/o dei tendini: lo screwing del ginocchio e il rolling in della caviglia (immagine 2). L’uno e l’altro possono coesistere (spesso) o uno può essere predominante rispetto all’altro. Lo screwing consiste nella forzata rotazione della tibia rispetto al femore praticata da quei ballerini con scarso en dehors o per errore per cercare di aumentare il proprio grado di rotazione esterna dei piedi. L’eccessiva torsione genera un sovraccarico del comparto interno del ginocchio e del piede, mancato allineamento meccanico tra tibia e femore, con ripercussioni anche a carico di bacino, cerniera lombosacrale e quindi aplomb di tutto il ballerino. Il rolling in invece è il mancato “sostegno” della volta interna del piede, con conseguente “stiramento” delle strutture capsulari, legamentose e tendinee della parte interna della caviglia, nonché conflitto di quelle esterne (immagine 3). 

Alcuni fattori anatomici possono aggravare questi errori tecnici: ginocchio valgo o varo, sindrome pronatoria dei piedi, intra o extratorsione tibiale, antiversione del collo femorale, ginocchio iperesteso (genu recurvatum).

In questo contesto, approfondiamo le sole patologie tendinee. In modo scolastico potremmo distinguerle in:

- Tendinopatia quadricipitale

- Tendinopatia rotulea

- Tendinopatia degli ischiocrurali

- Tendinopatia della zampa d’oca

 

Il tendine rotuleo e il tendine quadricipitale trasmettono la forza espressa dal quadricipite, attraverso la rotula (che funge da osso sesamoide incrementando il braccio di leva del quadricipite stesso) , alla tibia. Più frequentemente è interessato il tendine rotuleo che può soffrire a livello della sua inserzione alla rotula (identificando patologie chiamate “apicite rotulea”, tendinopatia inserzionale, sindrome di Sinding-Larsen-Johansson), oppure a livello della sua porzione intermedia o distalmente a livello della sua inserzione sulla tibia (apofisite rotulea, complicanza di Osgood-Schlatter) (immagini 4 e 5). 

Fattori predisponenti la tendinopatia rotulea: salti, pavimento duro/poco elastico, eccessivo rinforzo del muscolo quadricipitale, eccessivo studio dei salti, ginocchio recurvato. 

La tendinopatia e la borsite della zampa d’oca è un processo infiammatorio che colpisce la borsa ovvero i tendini che costituiscono la così detta “zampa d’oca”. Il nome deriva dalla particolare forma che i tre tendini hanno a livello della loro inserzione sulla tibia. I tre tendini sono dei muscoli gracile, sartorio e semitendinoso. Questa tendinopatia è spesso annoverata nelle patologie da overuse/overlavoro. Fattori predisponenti sono il ginocchio valgo e la sindrome pronatoria dei piedi (piede piatto). Possono facilitare e spesso cronicizzare il disturbo alcuni comuni errori tecnici quali lo screwing del ginocchio associato o meno al rolling in del piede. Pavimenti poco elastici e coreografie ricche di salti, possono influire negativamente.

Nella tendinopatia degli ischiocrurali, sono i muscoli flessori della coscia – nello specifico, all’interno della coscia - semimembranoso e semitendinoso e (lateralmente) il bicipite femorale. Più facilmente questi muscoli soffrono a livello della loro porzione muscolare e inserzionale al bacino. Raramente però possono infiammarsi a livello della loro inserzione distale al ginocchio. Questo succede soprattutto nelle ballerine che forzano il genu recurvato elongando eccessivamente la forma “a sciabola” della gamba.

Da un punto di vista terapeutico, le tendinopatie hanno trattamento specifico: riposo, crioterapia, uso di antinfiammatori topici, orali ovvero applicare energie fisiche (laser, ultrasuoni, TECAR, onde d’urto). Molto importante però è valutare due fattori: 

1) preparazione atletica/artistica 

2) correggere errori tecnici/propriocezione.

 

 

 

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I CONSIGLI DEL FISIOTERAPISTA

 

a cura di Sara Benedetti, Eva Fasolo, Romeo Cuturi

 - La ricerca estrema di mobilità del ginocchio da parte del ballerino porta spesso, come principale conseguenza, un eccessivo carico di lavoro per le strutture legamentose e tendinee.

- Il ballerino che tenta di guadagnare un migliore en dehors sfruttando la rotazione esterna della tibia sul femore (screwing) è maggiormente predisposto all'insorgenza di tendiniti.

- Oltre alla rotazione esterna, il ginocchio può venir forzato in estensione con l'intento di raggiungere la desiderata linea estetica a "sciabola". Anche questo sarebbe da evitare.

- Capita inoltre di osservare uno scorretto allineamento del ginocchio rispetto al piede durante i movimenti di flesso-estensione del ginocchio: in particolare nei plié, nella fase preparatoria al salto e nell'atterraggio. Il mancato allineamento ha come conseguenza un eccessivo stress a carico dei tendini presenti a livello della zampa d'oca.

- L'eccessiva rotazione esterna della tibia sul femore, la forzatura in estensione del ginocchio e il mancato allineamento sono dunque le principali cause meccaniche che portano all'instabilità e di conseguenza alla sofferenza di legamenti e tendini.

- L’approccio fisioterapico deve esser volto a migliorare il dolore e a rieducare il gesto tecnico.

- La rieducazione avviene prevalentemente rinforzando i muscoli rotatori esterni delle anche e riequilibrando i muscoli che stabilizzano l'articolazione del ginocchio (estensori/flessori/abduttori/adduttori). Nel caso particolare di sofferenza dei tendini della zampa d'oca si può osservare una ipostenia del vasto mediale che, dunque, dovrà essere rinforzato correttamente.

- Gli esercizi terapeutici, generalmente, si impostano con progressione di difficoltà tramite pedane instabili grazie alle quali il ballerino migliora la propria capacità propriocettiva (fondamentale per la stabilizzazione del ginocchio).

- Nella fase finale della rieducazione il ballerino si focalizza sulla correzione degli errori tecnici che hanno portato all'instabilità.

 

Schematicamente, possiamo descrivere quanto è possibile fare:

- Tre modalità di taping per la tendinopatia della zampa d’oca, della tendinite rotulea e per la loggia posteriore del ginocchio

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- Esercizi per correggere l’allineamento di anca-ginocchio-piede su piatti rotanti e mediante fit-ball

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- Correzione dell’appiombo sull’arto inferiore su bosu.

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Mediante questi esercizi, svolti in modo guidato e successivamente in modo autonomo, si possono ottenere notevoli benefici. Si consiglia inoltre di utilizzare questi esercizi anche come riscaldamento pre-lezione ovvero come preparazione tecnica personale.

 

 

© Expression Dance Magazine - Maggio 2018

Letto 13889 volte Last modified on Mercoledì, 30 Maggio 2018 13:07

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