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La danza che verrà: curiosando tra i nuovi appuntamenti dell'estate

La danza che verrà: curiosando tra i nuovi appuntamenti dell'estate

 

Tempo di anticipazioni e di presentazione dei festival che propongono la danza in tutta Italia, tra la danza di repertorio e la danza contemporanea, che ha decisamente acquistato uno spazio sempre più ampio in molti dei palinsesti.
Come ogni anno c’è l’imbarazzo della scelta ma quest’anno vi vogliamo suggerire anche nuovi orizzonti da scoprire per esplorare nuovi mondi e nuove possibilità di visione.

Si inizia ufficialmente il 23 maggio con la ventitreesima edizione di Interplay Festival, festival internazionale di danza contemporanea dedicato alla creazione e alla danza contemporanea diretto da Natalia Casorati. In programma ventiquattro compagnie da 9 paesi diversi, 3 teatri e 4 spazi multidisciplinari della Città di Torino per un viaggio sempre attuale fra punti di vista, geografie e coreografie che interpretano un’attualità mutevole, qualche volta straniante e sempre sorprendente.
Al festival si potranno vedere quattro spettacoli di danza urbana spagnoli in prima nazionale (Colectivo Glovo, Ertza, Carla Cervantes Caro & Sandra Egi e Lasala) e anche il nuovo spettacolo, sempre in prima nazionale, del tunisino Hamdi Dridi, un talento straordinario che partendo dall’hip hop propone una ricerca volta alla creazione di una danza sonora tra coreografia e performance. Fra gli spettacoli da non perdere anche Soiree d’Études del belga Cassiel Gaube e i lavori di artisti del panorama italiano come Carlo Massari, compagnia Abbondanza/ Bertoni, Fabrizio Favale, Emanuele Rosa, Alessandro Sciarroni, Enzo Cosimi e Daniele Ninarello.

Si continua con la trentacinquesima edizione di FDE Festival Danza Estate che propone un ampio ventaglio di proposte dal 26 maggio al 16 giugno in diversi luoghi della città di Bergamo e provincia. In apertura il 26 maggio vi sarà il debutto di Beat Forward di Collettivo Mine, con le coreografie di IgorXMoreno e tra i vari nomi che ci sono stati anticipati: Marco D’Agostin, Simona Bertozzi e Andrea Costanzo Martini. Tra i progetti speciali spicca Agorà/Le città vicine che vede la collaborazione tra FDE Festival Danza Estate e Fondazione Teatro Grande di Brescia con la coprogettazione del coreografo Virgilio Sieni. Il progetto si rivolge a cittadini, artisti, amatori, performer e persone con diverse abilità che vogliono sperimentare e ricercare, attraverso percorsi di trasmissione sul gesto, il senso di comunità dei nostri territori. Dall’11 aprile al 14 maggio, si susseguiranno in una serie di laboratori gratuiti e al termine di questo viaggio tutti i partecipanti saranno invitati a prendere parte a due grandi eventi conclusivi nelle principali piazze di Bergamo e Brescia il 13 e il 14 maggio con un’anteprima del festival.
Già annunciata la data del 19 luglio con l’ormai tradizionale Gala Roberto Bolle & Friends che viene ospitato dall’Arena di Verona dal 2012. Il gala, che è tra gli appuntamenti chiamati a festeggiare i 100 anni della nascita dell’Arena di Verona Opera Festival, è ormai un amatissimo classico per ammirare le maggiori star del balletto internazionale, chiamate a esibirsi insieme al “maestro di cerimonie” Roberto Bolle.

Annunciate anche le date della Biennale Danza/Festival Internazionale di Danza Contemporanea, giunta alla diciassettesima edizione, che si svolgerà a Venezia tra il 13 e il 29 luglio che anche quest’anno è diretta dal coreografo britannico Wayne McGregor. Momento culmine del festival sarà la consegna del Leone d’oro alla carriera della Biennale Danza 2023 a Simone Forti, figura seminale della postmodern dance americana che si è sempre mossa liberamente e senza confini tra mondi creativi, intrecciando diverse discipline, e del Leone d’argento che verrà consegnato alla compagnia TAO Dance Theater, fondata nel 2008 a Pechino e in breve tempo contesa dai maggiori festival e teatri.
Anche quest’anno al Ravenna Festival spazio alla danza con la prima nazionale di WE, the EYES spettacolo nato dalla collaborazione fra il ballerino e coreografo pugliese Emio Greco e il regista olandese Pieter C. Scholten e al grande gala de Les étoiles che ospiterà per la prima volta al festival Eleonora Abbagnato. Sempre a cura di Daniele Cipriani la Soirée Rachmaninov dove la maestria di solista di Beatrice Rana, che si alterna al pianoforte con Massimo Spada, ci guida fra pagine del compositore russo con la luminosa complicità di uno sciame di étoiles con le coreografie di Uwe Scholz e la prima assoluta della creazione di Simone Repele e Sasha Riva. A San Vitale invece la danza incontra la dimensione corale e religiosa con La nuova Abitudine proposta da Societas/Claudia Castellucci, la cui coreografia è stata affidata alla compagnia Mòra e creata su canti Znamenny della Chiesa Ortodossa russa, eseguiti dal coro bulgaro maschile In Sacris di Sofia.

Un altro festival di sicuro interesse, anche se nato solo dal 2020, è il festival Tempora/Contempora diretto da Franco Ungaro, focus internazionale sul linguaggio del corpo nelle arti performative contemporanee, promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore e co-progettato insieme al Polo biblio-museale di Lecce, che quest’anno si svolgerà a Lecce tra il 27 agosto e il 30 settembre. Il tema del corpo, dei corpi e delle identità al centro delle riflessioni e delle pratiche performative, espressione e simbolo di una resistenza necessaria al tempo che stiamo attraversando e dei cambiamenti sociali e culturali in atto. La dimensione internazionale e interdisciplinare è il valore aggiunto del progetto, con artiste, artisti e performer provenienti da ogni parte del mondo. Tra le anticipazioni che sono state riservate ai nostri lettori: - dal 27 agosto al 6 settembre la danzatrice e coreografa greca Apostolia Papadamaki ex Jan Fabre sarà in residenza presso il Museo Castromediano di Lecce e porterà al festival una restituzione finale al pubblico il 5 e 6 settembre - il 3 settembre al Convitto Palmieri di Lecce verrà ospitata la Compagnia francese Atou presenterà lo spettacolo Ichigo-Ichie con la danzatrice Anan Atoyama e il musicista Keiji Haino.

La stagione dei festival si chiude a settembre con la quarantatreesima edizione di Oriente Occidente Dance Festival, dedicato per il secondo anno al tema Mediterranei. Il Festival sarà in scena nei teatri, nei giardini, nei musei, nelle piazze di Rovereto tra il 2 e il 9 settembre. Il progetto proseguirà attraverso le linee guida segnate dall’edizione 2022 recuperando miti classici riletti in chiave contemporanea, aggiungendo anche per il 2023 un percorso musicale con suggestioni dal mondo, presentando le nuove rotte segnate dai più giovani. In anticipazione del programma definitivo si possono segnalare il coreografo Marcos Morau, l’artista di origini israeliane, Sharon Fridman, che parteciperà al Festival con un “mixable duet”, un duetto che vedrà in scena un interprete con disabilità e uno senza disabilità e la coreografa, danzatrice e cantante britannica-ruandese Dorothée Munyaneza che verrà ospitata per la prima volta a Oriente Occidente con un lavoro che indaga le relazioni tra violenza, genere e razza.
Dovremo invece purtroppo attendere ancora per conoscere le novità di alcuni tra i festival di chiara fama che ospitano il balletto in Italia: Festival di Spoleto, Versiliana festival, Nervi musica Ballett festival e Festival Internazionale del Balletto di Noto.

 

© Expression Dance Magazine - Aprile 2023

 

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