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Heels Dance, con i tacchi tutto è possibile

Heels Dance, con i tacchi tutto è possibile

La Heels dance è una danza basata su una tecnica raffinata che prevede pose, veloci cambi di peso, giri, trick, hair whip, spaccate e salti ma anche una danza che grazie all’eleganza, al portamento e alla sensualità aiuta a sentirsi più belli e sicuri di sé: protagonisti assoluti della Heels dance non sono tacchi normali da strada ma vertiginosi tacchi a spillo. Nata dopo gli anni Sessanta, la Heels dance è un tipo di danza che, oltre alla capacità di portare e muoversi sui tacchi, richiede una certa resistenza, controllo ed equilibrio e ha conosciuto un boom planetario nel 2008 quando la cantante Beyoncè si è esibita, accompagnata da due ballerine, in una coreografia ballata esclusivamente sui tacchi nel videoclip del suo famoso singolo Single Ladies. Del 2014 è poi la sua consacrazione a livello globale quando, durante il programma Britain’s got Talent, il giovane parigino Yanis Marshall ballò con la sua crew di soli uomini un pezzo di street jazz sui tacchi.
Per far conoscere meglio questa disciplina ai nostri lettori abbiamo fatto due chiacchiere con Daniela Cipollone, danzatrice dalle diverse esperienze - tour Marco Mengoni, Domenica In, Miss Italia, World of Dance, Espana Got Talent, videoclip musicali e produzioni teatrali - e docente che cura per Ida la Heels Class.
La prima cosa fondamentale da sapere, come ci racconta Daniela, è che la Heels cambia a seconda degli obiettivi con cui una persona frequenta questo tipo di corso: chi lo frequenta per una ragione professionale è importante che abbia basi modern e jazz, una buona padronanza della tecnica della danza oltre ad una buona consapevolezza del proprio corpo; chi lo segue invece per il semplice gusto di farlo può iniziare anche senza aver studiato danza. Le chiedo se sia importante possedere delle basi hip hop per poter frequentare queste classi: “in realtà c’è un pò di confusione. Ad esempio nella prima lezione che feci io (a Los Angeles nel 2007 n.d.r.) c’erano molte influenze hip hop ma poi tutto si è evoluto dipendendo dallo stile che ogni docente aveva deciso di affidare al proprio lato coreografico. Si trovano quindi coreografie che hanno diverse influenze: chi più hip hop, chi più contemporaneo, chi più jazz. Il tutto dipende dal colore e dal carattere che vuoi dare al tuo lato coreografico e questo credo che dia senz’altro un valore aggiunto a quello che proponi”. Poi ci racconta che le diatribe interne relative ai diversi stili del mondo heels secondo lei lasciano il tempo che trovano: “l’importante è partire da quello che ti piace fare, non limitandosi, perchè tutto ci ritorna utile e non dobbiamo perdere il feeling che c’è alla base di questa disciplina”. Come hai fatto nella coreografia che hai presentato a luglio al Galà Ravenna Danza in cui hai proposto l’Heels accompagnato dalla musica classica? “Assolutamenti si. A livello coreografico ognuno colora il suo stile in base al suo background e a me piace andare sempre fuori dagli schemi, cercando qualcosa di differente: per il Galà mi sono ispirata ad esempio alla sacralità del Teatro Alighieri ma in generale, a livello coreografico, la Heels mi fa sentire molto libera e posso variare da Mina a Rihanna. La commistione tra i diversi generi mi fa pensare come il riscaldamento di questa disciplina possa essere particolare e differente da una classe di danza “tradizionale”. Daniela lo conferma: questa è una disciplina così vasta che ha molto da offrire. Il riscaldamento, che è fondamentale come in ogni tipo di danza, deve essere funzionale e ha influenze sia di natura modern, che classica e contemporanea. Yannis Marshall ad esempio ha introdotto la sbarra con i tacchi dove tutto è funzionale al peso che viene calibrato con i tacchi; di norma però il riscaldamento viene svolto senza tacchi per preparare il corpo e si mettono i tacchi successivamente, anche se è possibile che qualche docente inizi subito la lezione camminando con i tacchi.
L’Heels dance si contraddistingue anche perchè è un’arte che permette di esprimere pienamente, serenamente e liberamente quella parte molto sensuale che nella vita di tutti i giorni non ci è permesso quasi mai di mostrare. Daniela ci confermi che questa disciplina non ti fa sentire sotto giudizio?: “Si decisamente. Molti principianti si avvicinano non a caso a questa disciplina perchè è una danza liberatoria e i principianti hanno quella voglia di scoprirsi che viene lasciata da parte dai professionisti che si chiudono spesso in schemi e perdono la natura di quello che fanno. I principianti hanno maggiore libertà: in particolare le donne, mogli, madri questo modo di usare i tacchi lo vivono con intensità, come una riscoperta di sensualità e di nuove emozioni tant’è che nella vita quotidiana hanno delle vere e proprie svolte a livello psicologico. Negli anni ho proprio riscontrato che la Heels le aiuta anche nella vita privata facendole acquisire maggiore sicurezza… d’altra parte a chi non piace stare sui tacchi?”. Mi racconta tuttavia che sebbene siano in molti a frequentare questa disciplina in Italia ci sia ancora del pregiudizio perchè nel nostro Paese pensando ai tacchi ci si ricollega a situazioni più volgari, come fosse un tabù. Poi Daniela ci confessa: “sono di parte lo so, ma vedo soltanto lati positivi e nessun lato negativo… perchè, se frequenti queste classi perchè sei un ballerino, è ormai diventata una necessità dato che sempre di più in ogni settore ti richiedono di ballare con i tacchi e poi a livello professionale credo che oggi più di ieri un ballerino debba cercare di approfondire a 360 gradi la danza per essere pronto ad ogni esigenza scenica; se invece si frequenta per hobby è un buono escamotage alla vita quotidiana e una bella riscoperta interiore… Personalmente per me è un vero piacere per l’anima come ci fosse quell’ alter ego donna… metto i tacchi e vado!” Per chi vuole approfondire questa disciplina Daniela Cipollone consiglia di guardare i lavori di alcuni esponenti della Heels Dance internazionale come Yannis Marshall, Danielle Polanco, Dana Foglia e Malou Linders. Per per impadronirsi degli strumenti tecnici e coreografici della Heels Dance l’appuntamento sarà a Milano il 7/8 ottobre, Heels II Livello a Roma il 28/29 ottobre, a Ravenna il 25/26 novembre e a Bologna il 3/4 febbraio.

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