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Psicologia e danza, la perdita di lucidità pre-performance come conseguenza dello stress

Psicologia e danza, la perdita di lucidità pre-performance come conseguenza dello stress

 

Inizia la musica. Le luci sul palco salgono lentamente. Tutti gli spettatori hanno gli occhi puntati su di te. Improvvisamente la mente inciampa, la memoria si appanna, le gambe si bloccano e il cuore batte all’impazzata. 

Il tanto temuto blocco di memoria ha preso il sopravvento. 

Se vi è capitato un episodio simile, di sicuro conoscete la frustrazione che ne deriva.

Ma quali sono le cause che possono provocare una perdita totale di concentrazione? Cos’è che è andato storto nonostante i passi della coreografia siano stati praticati religiosamente per mesi ogni giorno? 

Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Francesca De Stefani Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Biosistemica esperta sia in ambito sportivo che coreutico e consulente IDA per il settore di Psicologia applicata alla danza. 

Dott.ssa De Stefani, quanto l’emotività incide sulla risposta che mente e corpo sono in grado di dare, in una condizione nella quale ci si sente sotto pressione? 

Sono felice di poter rispondere a questa domanda perché IDA mi consente ancora una volta di porre l’attenzione su fattori molto importanti del processo di formazione di danzatori ed insegnanti di danza. Viviamo in un’epoca nella quale ci si aspetta di essere performanti 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e di poter far fronte ad ogni richiesta. Per i giovani ballerini che cercano di destreggiarsi tra lezioni di danza, compiti, scuola, amici e famiglia, la vita può essere molto stressante. Lo stress è una risposta fisiologica e psicologica che il corpo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi. Il vero responsabile di questo processo è il cortisolo, un ormone che viene rilasciato principalmente nei momenti di stress e svolge molte importanti funzioni nel tuo corpo. È prodotto dalle ghiandole surrenali e regolato dalle pituitarie. Quando ti svegli, ti alleni o stai affrontando un evento stressante, la tua ghiandola pituitaria reagisce. Essa invia un segnale alle ghiandole surrenali per produrre la giusta quantità di cortisolo. Quando ci sentiamo stressati, il nostro sistema nervoso va in allerta e il nostro cervello segnala il rilascio di cortisolo. Questa antica risposta fisica può essere fondamentalmente descritta come il conflitto istintivo che ci troviamo a risolvere, davanti ad una tigre con i denti a sciabola: attaccare, immobilizzarci o fuggire? L’esposizione prolungata al cortisolo può causare danni a lungo termine al cervello in via di sviluppo e può influenzare negativamente il sistema immunitario portando a depressione, affaticamento, ridotta capacità di guarigione e a lesioni più frequenti. 

Quanto è responsabile una certa cultura radicata nella danza nel sottovalutare lo stress e l’ansia? 

Certamente nella mia esperienza di psicoterapeuta ho notato che i ballerini sono riluttanti nel chiedere aiuto e consigli.È essenziale che gli insegnanti di danza educhino ad accettare l’aiuto, ad aver cura di sé e a non minimizzare le difficoltà degli allievi in tal senso. Ma è anche vero che, a volte, i professionisti che interagiscono con i ballerini, siano essi stessi causa del problema. Scarsa o cattiva comunicazione, aspettative eccessive o irrealistiche, e mancanza di ascolto sono fattori che esasperano le preoccupazioni dei ragazzi e destabilizzano il loro rendimento. 

Quali mezzi può fornire l’insegnante di danza per aiutare gli allievi nella gestione dello stress e dell’ansia? 

L’atteggiamento positivo, il mantenimento della motivazione costante, giusti feedback e correzioni, routine pre performance mirate e tecniche di rilassamento sono tutti strumenti da mettere nella “borsa di danza” per instaurare un rapporto sano con la gestione delle emozioni. Si è portati a pensare, fra gli operatori del settore, che lo stress e l’ansia possano essere giustificati dalla tanta passione che viene riversata in questa magnifica arte. Dare il meglio di sé in qualcosa che ami profondamente è bellissimo ma lo è anche imparare ad essere gentili con se stessi e riconoscere tutti i sentimenti che si affacciano senza desiderare di reprimerli. 

Cosa consiglia quindi ai ragazzi che si stanno preparando per un’audizione o uno spettacolo per essere in grado di avere una mente lucida e non trovarsi inghiottiti dallo paura e dall’ansia? 

Trovate il tempo per divertirvi! Far sorridere la mente dovrebbe far parte della routine di preparazione! 


Di questo argomento e di tutto ciò che aiuta gli allievi a trarre il meglio dalla dedizione alla danza la Dott.ssa De Stefani parlerà nel seminario “Psicologia applicata all’insegnamento della danza  (Cerchiamo l’eccellenza, non la perfezione)” che si svolgerà in presenza a Ravenna e in diretta live il 5 marzo 2022. 

 

 

 

 

© Expression Dance Magazine - Dicembre 2021

 

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