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New York City: a city that dance!

New York City: a city that dance!

 

New York City, la città dalle mille luci, terra e patria di artisti e di cantori, da sempre considerata crocevia e melting pot di culture e tradizioni artistiche ha visto giungere sulle sue coste navi da ogni angolo di mondo. Protagonista indiscussa dei flussi migratori tra XIX e XX secolo.
NYC si è plasmata proprio grazie all’incontro di culture e tradizioni e ha fatto sì che movimenti sociali e forme artistiche nascessero e si sviluppassero tra le sue strade, i suoi vicoli e i suoi palazzi.
Ha attraversato e gestito l’arrivo di migranti senza respingerli, ma accogliendo persone e tutto il loro bagaglio costruito lungo la strada per arrivare fino a lì. Ne ha rispettato le origini, le radici e i sentieri percorsi, rendendo ogni singola persona, protagonista della nascita e della crescita della città che non dorme mai. Possibilità è forse il termine che più la rappresenta! New York è ricca, non solo a livello economico e materiale, ma a livello di potenziale umano espresso e inespresso. Una base sociale frizzante, in costante dialogo, è parte integrante di tutto ciò che New York City significa. La danza, in questo contesto, ha avuto modo di crescere in maniera esponenziale e seguire strade da sempre inesplorate.
Culture danzanti sono arrivate a New York ed è in questa città che sono nate alcune delle scuole più importanti al mondo. Qui pionieri come Martha Graham, Merce Cunningham, Alvin Ailey e Josè Limòn hanno fondato le loro compagnie dando vita a una vera rivoluzione nella danza moderna del XX secolo. Qui coesistono e si sviluppano tutti gli stili di danza, dal balletto all’hip hop, dalla danza contemporanea al flamenco, senza dimenticare le danze etniche, quali espressioni artistiche dei gruppi e dei quartieri di New York.
A New York ogni singolo quartiere subisce le influenze dei gruppi culturali che lo abitano offrendo una panoramica di arti e tecniche ben precisa, ma dalle infinite possibilità. Scegliere la Grande Mela significa aprirsi a un mondo di opportunità, perché la coesistenza di così tante realtà ha dato vita a un’infinità di possibilità: festival internazionali, residenze artistiche, audizioni e collaborazioni con compagnie di tutto il mondo.
Senza dimenticare il grande teatro di New York: Broadway! Molto più di una strada, il cuore pulsante del teatro musicale mondiale, punto di riferimento per la danza professionale, Broadway è diventata negli anni il palcoscenico più ambito d’America e forse del mondo. Arrivare a Broadway è il sogno di una vita per danzatori da generazioni.
Broadway comprende 41 teatri professionali e la danza è parte integrante dei loro musical, con coreografie complesse, dove i ballerini diventano veri protagonisti della storia narrata. Broadway non è un semplice luogo, è innovazione e inclusione: da qui, infatti, nascono spesso nuove forme espressive che mirano ad aprire la strada ad artisti con background differenti.
Applicare per Broadway è sicuramente ambizioso, ma non impossibile: richiede preparazione tecnica e artistica, disciplina e strategia. Per arrivare a Broadway un ballerino deve essere anche cantante e attore, perché spesso viene richiesto di cantare e recitare.
Sicuramente concludere un percorso di studio al Broadway Dance Center, all’Ailey School o alla Juilliard è un importante biglietto da visita, ma anche le audizioni spesso portano alla realizzazione di questo sogno.
L’importante è mandare la richiesta tramite siti ufficiali, pagine delle compagnie o partecipando a open call per audizioni pubbliche.
Spesso i coreografi e i ballerini di Broadway vengono invitati a tenere workshop anche in Europa, riuscire a entrare in contatto con loro potrebbe essere sicuramente utile per poter raggiungere la meta agognata, senza dimenticare la partecipazione ai corsi intensivi che vengono offerti in estate: i vari summer intensive potrebbero essere la porta di accesso per queste istituzioni internazionali.
In linea generale però è sempre importante ragionare su larga scala e provare a confrontarsi con diverse accademie o teatri e, in un mondo iper tecnologico e sempre più connesso, diventa ogni giorno più importante saper costruire il proprio portfolio artistico, comprensivo di headshot professionale, cv artistico con esperienze, ruoli, scuole e skills e showreel video di 2-3 minuti con coreografie, eventuali esibizioni di canto o recitazioni (meglio se in un contesto teatrale). Non bisogna anche dimenticare che per raggiungere questi obiettivi anche saper parlare la lingua è fondamentale, poiché anche gli spettacoli sono tutti in lingua.

A New York ogni angolo parla di arte e unicità, ogni strada è un continuo intrecciarsi di persone e culture, per viverla non è sufficiente esserci, ma è necessario studiarla e capirla per essere in grado di cogliere la sua essenza più vera. ⬢

 

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